
Aquila Nera
Una piacevole sorpresa tra i ruderi montani!
CASE E FATTORIE
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In una giornata di relax tra boschi e sentieri, con zaino e cane a seguito, decido di esplorare un po’ di ruderi montani, senza troppe pretese, solo per il gusto di assaporare quell’odore di stantio e decadenza.
Mi fermo a parlare con un paio di anziani che incrocio per strada, incuriositi dalla macchina fotografica, scambiamo qualche parola e mi indicano qualche posto interessante.
Uno di questi ruderi montani, appena giunto alla soglia, dà subito l’idea di essere particolare, non una semplice casa di montagna, ma un luogo che potrebbe nascondere qualcosa di più di una classica abitazione contadina.


Varcata la porta, le attese sono più che soddisfatte. La sala che mi compare davanti è decisamente decadente, un crollo ha distrutto quasi interamente la stanza, lasciando qualche dettaglio a dir poco stupendo, tra cui un orologio a pendolo, una nicchia con una statua di un frate e un ritratto di un soldato che resta appeso al muro per inerzia, quasi a rendere onore a chi abitava la casa.
Tra le macerie compare una cornice contenente un’onorificenza francese legata ad una confederazione di “Anciens Combattants”, della quale il proprietario faceva evidentemente parte.






Il piano superiore è decisamente pericolante, con pavimenti in legno marci e umidi. Riesco a farmi strada e ad entrare in una stanza che nasconde una particolarità che mi ha lasciato di stucco. Uno stemma dipinto sul muro, la raffigurazione di un’aquila nera con le ali semi spiegate, quasi ad intimare all’esploratore di essere solo un ospite e niente di più.
Un calendario indica 1999, ma la casa pare abbandonata da molti più anni.
Purtroppo della strana storia di questo soldato francese, finito ad abitare in questo luogo sperduto, non sappiamo niente, forse per la bellezza di questi luoghi, forse per amore, chissà.

