La fede si tinse di verde

Una piccola chiesa di montagna, un antico luogo di culto flagellato dalle intemperie, ma che conserva ancora molto fascino e oggetti liturgici. Sulla parete non esposta al sole, un'intensa muffa verde si sta impossessando dell'edificio.

CHIESE, CONVENTI E MONASTERI

12/27/20242 min leggere

In una gelida mattinata di fine autunno, in compagnia della mia fidata Nayeli, la mia pitbull esploratrice, arriviamo in un piccolo e sperduto paesino di montagna. Qua c'è un breve sentiero da percorrere per arrivare alla meta, una sperduta chiesetta.

Giunti a destinazione, mentre la brina luccica coi primi raggi di sole che si alzano da dietro la montagna, appare tra alcuni alberi la chiesa. La struttura da fuori è malmessa, non conosco gli interni, non ci sono tracce di questa chiesa in rete, mi avvicino curioso mentre Nayeli controlla attentamente il perimetro circostante. Il portone è chiuso dall'interno ma le finestre sono quasi tutte rotte e aperte, perciò mi calo da una di queste e finisco ai piedi dell'altare.

La luce del sole è ancora debole e crea un'atmosfera surreale, rimango stupito dalla bellezza di questa piccola chiesa. Alcuni accessori per la liturgia sono poggiati su di un altare abbastanza semplice in marmo, con una croce ed una statua della Madonna, probabilmente la chiesa è intitolata a lei, anche se nessuno del paese limitrofo ha saputo dirmelo. Sul retro, un armadio distrutto con delle vecchie candele e alcune vesti talari.

Il soffitto presenta due archi adornati e alcune volte con tono azzurro, il tutto votato al disfacimento. La struttura pare sia stata rimaneggiata intorno agli anni 90, infatti l'impianto di illuminazione sembra essere relativamente recente. Le panche restano fedeli al loro posto, mentre intonaco e calcinacci le stanno lentamente rivestendo. La parete esposta a nord, è ricoperta di una vivida muffa verde che si sta impossessando della struttura. Un nido di rondine si nasconde tra le decorazioni e le luci del soffitto, in attesa che torni la primavera.

L'atmosfera generata dalla luce e dalla muffa è quasi onirica, la macchina fotografica purtroppo non le rende giustizia. Il contrasto che si crea tra la parete bianca e quella verde mi attrae inevitabilmente, mentre scatto mi rendo conto che il tutto è fortemente simbolico. Da una parte c'è un muro bianco, scrostato, ma che tiene ancora botta, fiducioso di non finire come la sua controparte perchè riscaldato dai raggi del sole. L'altare, per adesso si salva, ma probabilmente diventerà un purgatorio tra le due pareti, la muffa lo sta iniziando a predare dalla parte che le appartiene. Su questa parte restano solo poche macchie bianche, il resto è completamente ricoperto, la parete si è lasciata andare, ha perso la fede, o forse, si è soltanto tinta di un verde senza speranza.