ROSA CVLT

L'esplorazione di una meravigliosa villa liberty lasciata inspiegabilmente in stato di abbandono, molte delle stanze sono intatte e piene di memorie.

VILLE E PALAZZI

5/9/20255 min leggere

Una strada percorsa a lungo, in avanti ed indietro, senza mai averla notata, forse perché non era il momento, qualcuno ancora se ne prendeva cura. Poi ad un tratto, l'occhio cadde su di una siepe incolta, qualche arbusto cresciuto intorno ad una meravigliosa villa liberty, e li' ci fu un primo eco per l'esplorazione che vi sto per raccontare.

Dal giorno in cui questo luogo finì sulla mia mappa a quello in cui sono riuscito ad entrare, sono trascorsi molti anni, in cui l'incuria del luogo è cresciuta notevolmente, fino a finire nell'occhio non solo mio ma anche dei ladri, i quali hanno messo a soqquadro il primo piano, lasciando però un varco seminascosto in una porta.

La tentazione di mostrare l'esterno è molto forte poichè è veramente eccezionale, una perla rosa in stile liberty che sembra uscita da un romanzo. Purtroppo, come ben sapete, questo non sarà possibile e lascerò che la fantasia prenda il posto delle foto.

Entro in una taverna parecchio disordinata, sembra essere un'abitazione a tutti gli effetti, con addirittura la camera da letto. Apparte qualche vano tentativo di restauro, sembra che il proprietario sia uscito di casa in un banale giorno come un altro e non abbia più fatto ritorno, alcuni panni sono ancora stesi su di uno stendino. Un grande tavolo si trova al centro della taverna, da alcune indicazioni pare che qua si riunissero alcuni membri di un'associazione di volontariato della zona, motivo per cui le foto non saranno mostrate. Attraversando un cancello in ferro si sale al piano terra, mi muovo lentamente, cerco di fare meno rumore possibile, non so se dentro ci sia un abusivo o qualche ladro, sono da solo e non è per niente facile decifrare la situazione di questa villa così intonsa. Salite le scale, mi trovo in un corridoio...

Un'opera d'arte. Un grande dipinto verticale raffigura tre donne intente a ballare, alla base invece un bellissimo busto. Due statuette poste ai lati della vetrata, sembra che vigilino su chi osi arrivare alla scalinata. Tra numerosi quadri, spicca la Gioconda che ti fissa da ogni angolo del corridoio. Ci sono antiche foto di famiglia appese alle pareti, suppongo siano gli avi di questa famiglia nobile del luogo. Il soffitto è stupendo, adornato con stucchi dorati e rossi, sopra la vetrata lo stemma della casata con un serpente. Non sono riuscito a reperire informazioni riguardo questa famiglia, forse questa dimora liberty di inizio 900, appartiene ad un ramo lontano rispetto al luogo originario. Alcuni documenti di inizio anni 2000, mostrano intensi rapporti lavorativi ed affettivi con una città d'oltreoceano, molto probabilmente frutto di migrazioni.

Continuo l'esplorazione nelle stanze ai lati del corridoio ed anche qua non smetto di stupirmi.

La sala da pranzo è anch'essa dipinta di rosa, stavolta più chiaro, ma è strabordante di oggetti e decorazioni alle pareti. Vetrine barocche ricolme di ceramiche, sigari, liquori e oggetti provenienti da varie parti del mondo. Anche qua piedistalli e statue. Al centro un grande tavolo polveroso e disordinato, ma con delle sedie decorate egregiamente. Una sala da pranzo sicuramente non sobria, ma che è in linea con il luogo che sto esplorando. Bizzarro, eccentrico.

Come il salotto in cui sto per entrare.

Giusto il tempo di meravigliarmi e al primo passo all'interno della stanza, mi accorgo che la superficie su cui sto camminando è soffice in maniera disarmante. Sotto i miei piedi c'è un tappeto molto spesso, non saprei, forse addirittura tre dita, rigorosamente di colore rosa. L'ambiente è onirico, simile ad una favola. Un pianoforte con alcuni spartiti, una chitarra, due puff bianchi e neri, e due magnifici divani.

La quantità di dettagli è impressionante, il copridivano rosa disordinato e le espadrillas ai piedi del pianoforte sono un'incanto. Come lo è anche l'angolo con la bambola e un bellissimo telefono antico.

Sul lato opposto della villa, troviamo lo studio, anche qua numerosi documenti oltreoceano, alcuni riguardanti lavori sulla diplomazia tra USA e Italia. Forse il proprietario faceva spola tra il Nord America ed il nostro paese, fino a che non è più tornato. Le ultime date che trovo su alcune buste delle lettere ci riportano al 2017, ma pare che in quegli anni la villa fosse già disabitata e che lui venisse già sporadicamente. Fuori la cassetta delle lettere trabocca, altre buste sono sparse lungo il vialetto, ormai ridotte quasi in poltiglia a causa della pioggia.

Lo studio è tappezzato di icone religiose, onoreficenze e titoli. Al centro si trova un meraviglioso specchio portafoto con cartoline di auguri di donne bellissime, alcune parenti, altre amanti, chissà. Appena al dì sotto, un piccolo veliero e un giradischi che spunta dal mobile. Sullo sfondo un ulteriore prestigioso pezzo vintage, un'antica radio. Moltissimi libri sono sparsi e appoggiati ovunque, la scrivania è completamente sommersa, tra i vari titoli spiccano enciclopedie e tomi su politica e diplomazia.

Proseguo l'esplorazione salendo le scale. La luce contrasta con il rosa ed il rosso dei muri, creando un'atmosfera suggestiva, ed ecco che compare il secondo corridoio, gemello del sottostante.

Di nuovo uno stupendo soffitto con stucchi dorati a motivi floreali. Anche qua il rosso ed il rosa dominano le pareti, adornate con numerosi quadri.

Ai lati del corridoio troviamo bagni e camere da letto, qua purtroppo i ladri hanno rovistato un pò ovunque.

Una camera è ancora una volta rosa, ma decisamente più decadente e disordinata. Le pareti sono scrostate dalla muffa e gli oggetti sono sparsi un pò ovunque. Gli armadi sono colmi di vestiti, ormai lasciati ad ammuffire. Una sedia davanti all'armadio, forse utilizzata dai ladri per setacciare il ripiano superiore. Sulla parete ci sono due ritratti di donne fatti a matita, una intenta ad abbracciare la figlia, l'altra è ritratta distesa, a seno scoperto, in un campo mentre si stuzzica la bocca con un filo d'erba.

L'altra camera da letto è l'unica stanza ad avere un tono diverso, addirittura freddo ed in netto contrasto con il resto della villa. Molti oggetti personali sono ancora presenti, da un comodino spuntano due paia di scarpe e le cassettiere sono colme di vestiti. I due letti singoli, utilizzati come matrimoniale, sono finemente decorati.

Conclusa l'esplorazione, mi dirigo verso la taverna e da lì verso l'uscita. I dubbi che mi restano su questo posto sono molti, in primis, perchè abbandonare di colpo un luogo del genere pieno di effetti personali e di un certo valore. Forse l'attuale proprietario è rimasto negli USA o la dimora è oggetto di contesa tra eredi. Gli altri dubbi, anch'essi resteranno irrisolti, come ad esempio il lavoro e l'origine di questa famiglia, di cui nonostante i vari stemmi, non si trovi nessuna informazione.

Sono tornato altre volte in questo posto, dopo la prima esplorazione, e non c'è stato mai nessun cambiamento. I panni sono ancora appesi sullo stendino, le cassettiere e gli armadi pieni. La cassetta delle lettere trabocca e la posta resta sparsa sul vialetto di ingresso.